Può capitare purtroppo durante la vita di dover estrarre un dente. Indipendentemente dalla causa che ha portato alla perdita (carie, trauma …) si pone quindi il problema della sua sostituzione. Erroneamente un buon numero di persone ritiene importante rimettere solo i denti che hanno valenza estetica (“altrimenti si vede il buco “) ma in realtà la valutazione da fare è più complessa (posizione del dente, funzione masticatoria, età del paziente, estetica …) e sarebbe meglio affidarsi al consiglio dello specialista.
L’impianto dentale costituisce una, non l’unica, possibile soluzione per il ripristino degli elementi mancanti. E’ essenzialmente una protesi radicolare e consiste in una vite in titanio (biocompatibile, non dà rigetto) che viene posizionata nell’osso mascellare e sostituisce la naturale radice del dente. La vite (fixture) si integra nell’osso circostante e può essere poi completata con la corona protesica ( capsula) ridando estetica e funzione masticatoria.
Pur avendo percentuali di successo molto alte non è possibile prevedere a priori la durata di un impianto dentale. Ovviamente non si può ammalare di carie ma può comunque andare incontro a problemi di natura infettiva (perimplantite) oppure meccanica (svitamenti, fratture ..) che ne possono ridurre la sopravvivenza. Personalmente ritengo che una durata di almeno 10 anni giustifichi il suo investimento.
